Un viaggio nelle isole Egadi non è semplicemente una vacanza, è un sogno che diventa realtà. Favignana, Levanzo, Marèttimo, tre perle del Mediterraneo da scoprire ed amare.

La più grande, Egusa, è la più turistica. Il mare, i colori, gli odori, i sapori emozionano. La “grande farfalla sul mare” è un trionfo di grotte, calette e cave di tufo. La costa è lambita da acque cristalline dalle innumerevoli sfumature. Tra le mete preferite, Cala Rossa e Bue Marino. Chi ama comodità e relax, invece, può scegliere Cala Azzurra e Lido Burrone. Da non perdere, una visita all’ex Stabilimento Florio, a Palazzo Florio e al Castello di Santa Caterina.

Levanzo

Con le sue rocce calcaree bianche e numerose grotte, Levanzo è invece un’isola  di straordinaria bellezza paesaggistica, come testimoniato dal Faraglione. Sulla costa si affacciano alcune grotte, la più nota delle quali è la Grotta del Genovese, uno dei più importanti siti archeologici d’Italia, con le sue incisioni e pitture. Nello specchio d’acqua antistante Cala Minnola è presente invece uno dei siti archeologici sommersi più importanti della Sicilia: un relitto di una nave romana e dei resti del carico di anfore e frammenti di vasellame che si trovano a circa 27 metri di profondità.

Marèttimo è un’altra isola meravigliosa. Il delizioso centro abitato, fatto di case bianche, di un mare cristallino e dai colori variegati, reti e piccole barche da pesca dipingono un borgo marinaro d’altri tempi. Degni di nota sono i resti delle “Case Romane” del I secolo a.C.. Sull’isola sorgono anche una chiesetta bizantina del XII secolo e il Castello di Punta Troia di epoca normanna.

Formica è la più piccola delle isole Egadi ed è stata abitata da Fenici, Cartaginesi, Greci, Troiani, Italici, Romani, Arabi e Normanni. È un piccolo lembo di terra, quasi un grosso scoglio, di proprietà privata che appartiene dagli anni ‘80 a “Mondo X”, una comunità terapeutica per tossicodipendenti fondata da Padre Eligio. Amministrativamente, però, fa parte del comune di Favignana. Sull’isolotto di Formica esiste ancora una vecchia tonnara un tempo di proprietà dei Florio, con i resti di due antichi edifici. Presente anche un piccolo museo che custodisce varie anfore e un’antica barca perfettamente conservata, utilizzata una volta per la mattanza. A circa 600 metri ad ovest dall’isola si trova lo scoglio di Maraone.